week end nel Monferrato zona arancione

In tempi di pandemia, le regole vanno rispettate e quindi attenendoci ai protocolli anticontagio e al buon senso, in questo week end abbiamo annullato la gita di gruppo al PARCO DI ROCCHETTA TANARO e ci siamo sbizzarriti nella ricerca di nuovi percorsi da proporre.

Il primo sentiero che abbiamo valutato VENERDI è quello che da Olivola va ad Ottiglio, Moleto e si chiude ad anello nuovamente ad Olivola.

Il percorso misto tra asfalto e vigneti parte dalla chiesa romanica di Olivola. Fatta una breve deviazione verso il fondovalle si riprende la strada che attraversa il paese e ci si dirige su asfalto lungo la strada che collega Olivola ad Ottiglio. Giunti in paese si devia ancora su asfalto verso Ottiglio alto e giunti alla deviazione per il sentiero 746 del CAI si prende la strada sterrata che sale verso il punto panoramico con 8 tigli che da il nome ad Ottiglio.

Da li si prosegue lungo tratturo verso Moleto passando in un bellissimo bosco ricco di piante come acacie e quercie, violette e primule.

Giunti al termine del sentiero ci troviamo in una vigna che dall’alto ci fa vedere una bella panoramica a 360°

Nell’immediato sotto di noi vediamo la frazione di Moleto per intero e sullo sfondo CELLA MONTE, ROSIGNANO MONFERRATO, VIGNALE E CAMAGNA MONFERRATO.

Scendendo passiamo nel piccolo borgo e come d’obbligo di tappa andiamo a visitare la piccola chiesetta di San Michele, chiesetta che fu spostata dai suoi abitanti nei primi dell’800 pietra a pietra per salvarla dall’usura dovuta agli scoppi della cava di Pietra da Cantone.

Il percorso prosegue quindi a scendere giù dalle vigne per poi attraversare la strada provinciale e prendere un sentiero. Il sentiero si segue per 800 metri poi si fa una piccola deviazione a sinistra e si risale in direzione del campanile della chiesa di Olivola.

Dopo circa 10 minuti di salita ci ritroviamo sulla strada asfaltata all’incrocio da cui eravamo partiti.

il giro complessivo è di 12 km con un dislivello attivo di 420 metri e si percorre facile in circa 2 ore e mezza.

SABATO POMERIGGIO ALLA RICERCA DELLA BIG BENCH DI CASTELNUOVO BELBO

Un giorno passando vicino al ponte di Castelnuovo Belbo per tracciare Portalmunfra la mia attenzione fu colta da un cartello che indicava una big bench.

Non ne conoscevo l’esistenza e mi ripromisi allora di andarla a visitare in una mia ricognizione. Ecco quindi che presentatosi l’occasione sono andato alla scoperta di questa attrazione turistica.

Partenza dal ponte di Castelnuovo Belbo vicino alla piazza del paese in direzione Incisa Scapaccino. Il passaggio alla sinistra olografica del torrente Belbo è piacevole e giunge ad un passaggio a livello dal quale poi girando a sinistra ci si inerpica su una salita lunga e decisa.

Dopo un 10 minuti a salire ci troviamo in cresta alla collina e girando alla nostra destra seguiamo la strada con ghiaia che ci porta alla panchina gigante da dove si può osservare un bel panorama in direzione delle colline di Fontanile.

Il nostro giro segue la strada dopo le foto di rito e ci troviamo tra vigne e boschetti a camminare osservando il fondovalle in cerca di una strada che ci riporti indietro.

Dopo circo 800 metri troviamo una strada diritta che scende lungo il crinale e ci riporta sulla strada asfaltata che ad anello arriva al punto dove avevamo deviato in salita.

Bel giretto panoramico di 8 km con buoni dislivelli, da completare scendendo verso BAZZANA o FONTANILE.

Se siete interessati a camminare su questi percorsi oppure volete fare una escursione guidata nel Monferrato contattatemi al 3347918068.

Buoni passi 🙂


il SETTEMBRE alla scoperta PORTALMUNFRA

Quando una guida organizza un trekking o una camminata deve sondare il terreno, verificare le condizioni di sicurezza e tracciare il percorso che andrà a fare con il fine di soddisfare e tutelare l’utente finale.

Con questi presupposti, incontrando anche il favore del paesaggio e rispetto dei sentieri su cui si passerà nel mese di settembre abbiamo tracciato tre nuovi percorsi di #portalmunfra.

Basso Monferrato porta al munfra ANELLO Fubine – Viarigi – Altavilla e rientro traccia gps su https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/basso-monferrato-porta-al-munfra-anello-fubine-viarigi-altavilla-e-rientro-56589579

Partenza dal parcheggio a lato della statale che percorre il paese, ci si inoltra nelle vie interne per pochi metri sino ad arrivare ad una deviazione a destra che porta subito nelle campagne e nei boschi. Il paese resta alla nostra destra e lo possiamo osservare dal basso.

Dopo una bella salita tra acacie e noci selvatici arriviamo a percorrere un tratto di asfalto per poi deviare a destra su strada sterrata qui incontriamo molte tartufaie e vicino all’abitato di Franchini possiamo osservare dal basso la chiesa con un particolare campanile.

Proseguendo ci ritroviamo a passare da un paesaggio all’altro tra vigne e boschi sino a raggiungere l’abitato di Viarigi dove ci colpisce la bella Torre di Guardia visitabile chiamando in comune con preavviso.

Dopo aver visitato il paese ci dirigiamo nelle campagne seguendo il sentiero 860 per deviare leggermente verso Altavilla Monferrato (raggiungibile oltrepassando la Strada Statale) il nostro percorso devia a sinistra per rientrare verso Fubine che raggiungiamo dopo un bel percorso tra i boschi tra sali e scendi continui e ritrovando la via da dove eravamo arrivati prima di deviare per Franchini.

Per scelta proseguiamo dritti alla deviazione del sentiero Cai 860 e La salita porta al paese alto di Fubine che visitiamo passando vicino a chiesetta, castello, scuole, chiesa parrocchiale e comune.

Il nostro percorso si chiude da dove eravamo partiti dopo aver percorso 19 km con un D+ di 576 m.

percorso facile adatto a tutti che permette di fare una bella camminata, proponibile in tutte le stagione.

Durante il percorso si possono osservare begli scorci di paesaggio pre collinare e collinare, boschi e vigne. Punti di interesse la torre di Viarigi, la parte medioevale di Altavilla e la Mazzetti (grappa), a Fubine tutto il centro storico.

Monferrato Casalese – port al munfra – Anello Mombello M.to – Gabiano – Cantavenna e rientro traccia gps https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/monferrato-casalese-port-al-munfra-anello-mombello-m-to-gabiano-cantavenna-e-rientro-57539883

Bellissimo percorso in quella che viene chiamata Val Cerrina.
La Valle Cerrina è quella parte del Basso Monferrato Casalese che si estende dal Comune di Brozolo ad Ovest a quello di Ozzano ad Est lungo il corso del torrente “Stura”. Tale area comprende circa 16 Comuni ed una popolazione di circa 13/15.000 abitanti.

il territorio si compone di irti colli che dalla sponda destra del fiume Po s’innalzano quasi a strapiombo a formare una barriera naturale e degradano verso più dolci declivi a Sud, lungo una traversale delimitata dai comuni di Alfiano Natta e Montiglio.

Una sequenza di boschi ricopre la parte medio-alta di questi colli e costituisce una caratteristica di tali luoghi non riscontrabile a Sud della linea trasversale suddetta dove la minor pendenza dei terreni ha permesso un miglior fruttamento agricolo con colture tradizionali.

i comuni interessati dal nostro trekking sono stati quello di Gabiano e della sua frazione Cantavenna, Mombello Monferrato e Ponzano Monferrato.

Il percorso è vario e si passa dalle colline passando tra i vigneti a tratti di fondo valle con le tartufaie, per concludere andando a percorrere il bellissimo bosco retrostante a Mombello M.to

I percorsi seguiti sono in parte quello del Cai, dei Castelli Bruciati e le tracce della scuola di MTB di Mombello.

Durante il percorso si possono anche ammirare chiese, monumenti e strutture medioevali. Il castello di Gabiano è molto bello ed è sempre aperto al pubblico, al suo interno una rivendita di vini e un ristorante. A Cantavenna oltre alla Cantina Sociale che vende il vino Rubino, troviamo chiese e un bellissimo punto panoramico sul Po, dal quale possiamo osservare le risaie e distinguire all’orizzonte le due torri della centrale atomica di Trino.

il percorso ad anello è di 19.45 Km e ha un dislivello D+ di 1276 m. di Media intensità, è adatto a tutti e consigliamo di percorrerlo in stagioni non troppo piovose.

alto monferrato. Anello Bergamasco – Castelnuovo Belbo – Bruno traccia gps https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/sentieri-di-storia-la-repubblica-partigiana-dellalto-monferrato-anello-bergamasco-castelnuovo-belbo-46116123

Questo percorso è inserito nelle escursioni che raccontano la storia partigiana della Repubblica dell’Alto Monferrato

Paesi interessati Bergamasco – Castelnuovo Belbo e Bruno. Il passaggio tra le vigne piene d’uva in autunno con i lavoratori che vendemmiano è molto suggestivo e ti fa arrivare in pieno al cuore il senso del territorio. Il trekking infatti parte da Bergamasco per seguire le colline ed arrivare a Castelnuovo Belbo e poi Bruno percorrendo 15 km con un dislivello D+ di 200 m.

Sentero paesaggisticamente suggestivo adatto a tutti, da valutare nelle stagioni più piovose.

Per chi volesse percorrere i sentieri sopra citati contattare DEVIS per una esperienza con Guida Ambientale Escursionistica al 3347918068.

#SCOPRIAMOINOSTRISENTIERI Sabato 8.2.2020 Sentieri Partigiani

Con l’aiuto del Comune di Bergamasco stiamo realizzando il progetto di una camminata sui sentieri della memoria che ricordano le gesta dei partigiani nel 1944 durante il periodo della REPUBBLICA PARTIGIANA DELL’ALTO MONFERRATO.

Nell’estate del ’44 si costituisce, soprattutto nel territorio a Sud del Tanaro, una fitta rete di Comitati di liberazione nazionale, di cui il più importante è quello di Nizza Monferrato perché nasce nella città che, con Canelli, rappresenta il centro urbano di riferimento per tutta la zona meridionale della provincia. E’ il periodo della “grande stagione della Resistenza”, della grande illusione sulla prossima e vittoriosa conclusione della guerra.

La zona è ormai matura per perfezionare e consolidare l’esperimento di autogoverno democratico con l’istituzione di un vero e proprio organo dirigente politico che si occupa di impartire direttive comuni nei vari settori, di regolarizzare normative in determinati ambiti, che funga da organo centrale di coordinamento.

Nasce così la zona libera dell’Oltretanaro, che nell’autunno del 1944, dà vita alla repubblica partigiana dell’Alto Monferrato che coordina l’attività di quaranta comuni controllati ed amministrati dalle forze partigiane ed antifasciste con sede a Nizza Monferrato e ad Agliano Terme. Il massiccio e violento rastrellamento nazifascista del 2 dicembre 1944 pone fine a quest’esperienza, causando lo sbandamento delle cinque divisioni partigiane operanti nella zona ma anche la fine di quell’illusione di pace e di libertà che le popolazioni contadine avevano imparato a conoscere per pochi mesi.

La memoria dei luoghi che andremo a visitare tra i quali anche CASTELNUOVO BELBO E BRUNO viene custodita dalle amministrazioni e dall’ISTRAT che insieme ad altre organizzano eventi e ricorrenze.

A Castelnuovo Belbo feremo visita alla collina CARLSON, dove un cippo ricorda la morte di un pilota alleato precipitato con il suo aereo dopo aver aiutato i partigiani durante lo scontro del 4 novembre 1944. La sua dipartita avvenne quando al secondo assalto da parte di due aerei statunitensi, pilotati dal capitano Zane Elwood Carlson e dal tenente Kregloh, la contraerea tedesca centrò uno dei velivoli. Carlson riuscì a gettarsi col paracadute, ma a bassa quota: soccorso dai civili, morì mentre i partigiani lo trasportavano all’ospedale di Nizza Monferrato. La battaglia infuriò a lungo e segnò anche il grave ferimento del partigiano Donato Rivella, che successivamente perì.

A Bruno . Il 20 ottobre 1944, tre colonne di militari dell’esercito repubblicano, della GNR e della Brigata Nera di Alessandria, coadiuvati da militari tedeschi attaccano la zona libera. Si registrano scontri nella zona di Quaranti, Mombaruzzo e Bruno. A Mombaruzzo vengono catturati tre partigiani, uno di loro, Pietro Boidi, viene seviziato e quindi fucilato. Negli scontri perde la vita un altro partigiano, a Bruno.

Nei rastrellamenti che seguirano a Bruno e Mombaruzzo 8 case vengono date alle fiamme nella zona di Mombaruzzo stazione.

Durante la visita ci sarà la possibilità di visualizzare sul campo di battaglia i luoghi dove si combattè e sentire testimonianze dei figli e nipoti dei partigiani che parteciparano agli eventi in essere.

Se vi interessa l’argomento si può approfondire con la bibliografia che pubblico qui sotto:

Bibliografia: Anna Bravo, La repubblica partigiana dell’Alto Monferrato, Giappichelli, Torino, 1964, pp. 60-68. Luigi Carimando, Mario Renosio, La guerra tra le case. 2 dicembre 1944, L’Arciere, Cuneo, 1988 Davide Lajolo, A conquistare la rossa primavera, Rizzoli, Milano, 1975, pp. 142-148 Nicoletta Fasano, Mario Renosio, Un’altra storia. La Rsi nell’Astigiano tra guerra civile e mancata epurazione, Israt, Asti, 2015, pp. 195-197 Nicoletta Fasano, Mario Renosio, Dare un volto alla memoria, «Asti contemporanea», n. 5, 1997, pp. 8- 157. Mario Renosio, Colline partigiane. Resistenza e comunità contadina nell’Astigiano, Franco Angeli, Milano, 1994, pp. 172-176 Mario Renosio (a cura di), Vittime di guerra. I caduti astigiani nella seconda guerra mondiale, Israt, Asti, 2008

COLLINA C. CARLSON nelle campagne di Castelnuovo Belbo




percorrenza circa 12 km – TEMPO PREVISTO PER ESCURSIONE 3 ORE E MEZZA – INTERVENTI SUL PERCORSO 30 MINUTI divisi tra Bergamasco e Castelnuovo Belbo. PERCORSO SU STERRATO, TERRA BATTUTA E ASFALTO – DI FACILE PERCORRENZA in alcuni punti richiede un minimo di allenamento alla salita. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ENTRO IL VENERDì 7 FEBBRAIO AL 3347918068 partenza dal campo sportivo comunale di Bergamasco.

Munirsi di abbigliamento idoneo per il freddo (guanti e cappello), si consiglia di portare con se qualche alimento e the caldo.

PARTENZA DA PARCHEGGIO CAMPO SPORTIVO BERGAMASCO per arrivarci clicca qui:

https://goo.gl/maps/m4GwVgmcJRu3UJ1g7


Un abbraccio vuol dire “Tu non sei una minaccia. Non ho paura di starti così vicino. Posso rilassarmi, sentirmi a casa. Sono protetto, e qualcuno mi comprende”. La tradizione dice che quando abbracciamo qualcuno in modo sincero, guadagniamo un giorno di vita.
(Paulo Coelho)