Peste Suina

Scrivo raramente di politica e chi mi conosce sa il motivo, ma oggi vorrei utilizzare questo mezzo per dare risposte a chi mi chiede info sulla peste SuinaPiccola premessa: ieri sera riflettevo su quanto Berlusconi sia un genio della comunicazione mentre al Ministero della Salute non sanno nemmeno dove sia di casa…

Nel primo caso si riesce a far passare una manovra di egocentrismo grande come l’Italia come un passo indietro per il bene del paese, nel secondo caso, dopo il covid la peste suina ed il Piemonte stanno diventando alla pari della Londra del 1665 un problema insormontabile.

Per la nostra costituzione il presidente della repubblica – ad oggi – viene eletto in parlamento dai grandi elettori. Non ci si candida, non siamo negli Stati Uniti.In Italia vengono proposti dei nomi dalle forze politiche, non posso da solo farlo in autonomia! Quindi non necessitano passi indietro, perché i tuoi stessi alleati non ti hanno realmente candidato.

Ma qui sta il genio della comunicazione far pensare alla gente che tu sei un eroe senza ragione, riprendendo il centro della Piazza e dividere i tuoi alleati per riguadagnare la tua posizione di leader maximo. Il cinghiale e la Peste suina invece non si sono candidati ma il Ministero ha deciso che erano candidabili.

Ci ritroviamo quindi in Piemonte a non sapere bene cosa fare con questa bomba lanciata tra Piemonte e Liguria da Speranza e Patuanelli, che a livello di competenze non penso comprendano il disagio che hanno generato. Ti dicono che c’è un problema e ti mettono in zona rossa, tanto hanno visto che con il covid è andata bene.

E poi?

E poi niente, la soluzione è allargare a dismisura questa area rossa senza dare grandi indicazioni ma imporre divieti. Per arginare l’area e controllarla dovrebbero mettere sul tavolo un numero di forestali numeroso quanto le truppe di Napoleone al suo passaggio al colle del Gran San Bernardo. Dovrebbero creare corridoi dove foraggiare i cinghiali, perché il cinghiale si sposta alla ricerca di cibo, vedere chi è malato e chi no ed intervenire. Invece che si fa? Divieto di caccia, limitazioni a muoversi per i pastori, stop alle escursioni guidate in un’area che va dalla Liguria al Piemonte dove il turismo degli sportivi è una risorsa grande per le attività locali. Non si discute che la peste suina sia un problema, che abbia il 90 per cento di mortalità, che sia altamente trasmissibile tra cinghiale e suino, che se trasportata sotto gli scarponi di chi calpesta le eiezioni dell’animale infetto le possa spargere e sia pericolosa per gli allevamenti di suini.

Ma comunicate come si deve le cose.

Il bosco non chiude per ferie, gli animali, i predatori, il lupo, i corvi, le volpi che si possono avvicinare alla carcassa si spostano sul territorio. Possibile che i casi di peste suina fossero presenti in Slovenia e Ungheria, Germania e Polonia e poi all’improvviso arrivano in Piemonte saltando Trentino, Veneto, Friuli…. in queste zone non ci sono casi?

Il cinghiale copre 20 km al giorno e muore dopo 4 giorni dall’infezione. Come è arrivato volando oppure ha mangiato residui di cibo provenienti da quelle zone lanciati da un viaggiatore di quei paesi sopra citati?

Calcolatrice alla mano e giornale davanti penso sempre di più che il Silvio sia un genio del Marketing economico e politico e il cinghiale poverino sia vittima di quella Speranza che da due anni ci manda bollettini giornalieri del CTS. Gli italiani vanno informati ed educati altrimenti succede che uno diventa un Eroe senza ragione e il cinghiale un problema senza fine.

PS LA PESTE SUINA NON SI ATTACCA ALL’UOMO O AD ALTRI ANIMALI.

PS DEL PS che i cinghiali siano diventati un problema per numero di incidenti stradali e politiche di contenimento sbagliate si sa, ma possibile che si arrivi a creare una zona rossa per autorizzare a scelte piu’ radicali tra qualche mese??? A esser maliziosi poi ci si prende… e con Silvio amici non ce l’ho ma era utile per fare un confronto

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