ULTIMO LAVORO E REGALO DEL 2023 LA SFM DEL 2024 che verrà

Gli utlimi due giorni del 2023 li ho dedicati al progetto della STRADA FRANCA DEL MONFERRATO.

Ho tracciato le due tappe della parte VERSO IL PO, la storia della SFM passa da qui. Nel 1454 le merci che passavano sulla SFM provenienti da Acqui Terme e dalla Liguria proseguivano lungo il sentiero sino ad arrivare al grande mercato di FELIZZANO e da qui proseguivano in due direzioni l’ASTIGIANO e il VERCELLESE/CASALESE.

Il tratto da noi preso in considerazione è documentato è quello che da Altavilla Monferrato proseguiva verso il Po, diversi sono i documenti che attestano il passaggio della SFM DA FRASSINELLO MONFERRATO.

l’ archiviocasalis.it riporta:
 Per cercare di valutare in modo più preciso i rapporti tra il territorio di Castel Lignano, quello di Frassinello e quello delle aree adiacenti sarebbe proficuo conoscere meglio i rapporti tra le famiglie signorili e il problema del controllo dei transiti lungo il percorso dell’importante asse di comunicazione che unisce Casale alla riviera genovese, rapporti a tutt’oggi pressoché inesplorati. I transiti riguardano, in particolare, due sezioni dello Stato del Monferrato, quella situata a nord del Tanaro e quella posta a sud del fiume, prive di continuità territoriale perché ormai totalmente separate dall’incunearsi del territorio milanese.
     Quest’area comprende importanti centri agricoli situati a Nord del Tanaro, a Ovest e a Est rispetto all’asse della strada, nello Stato di Milano, come Annone, Quargnento, Quattordio, Solero e, nel Monferrato, come Montemagno, Altavilla, Cuccaro e soprattutto San Salvatore. Da queste località si dipartono strade e cammini che convergono radialmente su Felizzano e sul grande asse di comunicazione nord-sud, uno dei cui sbocchi è l’attraversamento del Po in direzione di Trino [A.S.T., Corte, Paesi, Monferrato, Materie Economiche, Mazzo 16/1-2, Scritture riguardanti la Strada Franca, che dal Monferrato tende al Genovesato, e le varie quistioni eccitatesi col governo di Milano (1343-1706) , a cui si deve aggiungere un corposo fascicolo in A.S.T., Corte, Paesi, Paesi di nuovo acquisto, Alessandrino, Mazzo 10, Felizzano, fasc. 10, Ordini, Lettere, e parei riguardanti la Strada Franca di Felizzano, e differenze per essa insorte tra lo Stato di Milano, e quello di Monferrato (1599-1704); Giorcelli 1919].
     La rete dei traffici si interseca profondamente, in quest’area, con quella delle giurisdizioni signorili. A differenza di Felizzano, quasi tutte le altre terre dell’area sono infeudate. Ai signori appartengono la maggior parte dei pedaggi riscossi lungo i cammini, anzitutto la strada per il Genovese, oltre che luoghi di sosta e di deposito per gli uomini, gli animali e le merci che transitano sulle lunghe distanze. Alcuni esponenti delle famiglie signorili della zona appaiono direttamente impegnati ad accompagnare i convogli. Si tratta di famiglie che appartengono a configurazioni potenti, estese e ramificate, quali gli Incisa, gli Scarampi, i Faà, talvolta impegnate in faide.
     In particolare, tra ducato di Monferrato e ducato di Milano si riattiva così periodicamente attorno alla strada franca un confronto di natura essenzialmente giudiziaria. A diverse riprese, tra la seconda metà del XVI secolo e la fine del XVII secolo, si verificano episodi particolarmente clamorosi o ravvicinati di arresti e sequestri operati ai danni di convogli monferrini dai soldati incaricati di tutelare sul terreno gli interessi degl’impresari del dazio di Alessandria e delle entrate regie. Questi casi provocano l’intervento del Duca di Monferrato e del suo Consiglio attraverso la presentazione di istanze e proteste presso i tribunali delle magistrature milanesi interessate.
     Per il duca del Monferrato e il suo Consiglio, la franchigia del passaggio o, con caratteristica equivalenza, “la Strada franca” è “antico e immemorabile”, “antichissimo e continuato possesso”, consacrato da un uso incontrastato. Tale è l’argomentazione principale che oppone la parte monferrina alle allusioni milanesi all’assenza di esplicite convenzioni o trattati tra i principi interessati — questione sulla quale peraltro si apre un fronte, per così dire, “archivistico” della contesa, alla ricerca quantomeno di menzioni le più antiche possibili della strada franca. La consacrazione dell’uso ha naturalmente il suo corrispettivo di produzione documentaria nella raccolta di testimonianze presso i depositari locali della memoria, gli abitanti più anziani e autorevoli dei luoghi interessati.

DOPO QUESTA DOVEROSA CITAZIONE passiamo al cammino dei giorni nostri. Seguendo come già fatto la cartografia del tempo e i documenti in nostro possesso abbiamo creato una linea che fosse la più verosimile.

il Passaggio quindi della quarta tappa ha visto interessati OLIVOLA – FRASSINELLO MONFERRATO – SALA MONFERRATO E TREVILLE mentre nella quinta tappa con ripartenza da TREVILLE, PONTESTURA E CAMINO.

nel 2024 PROSEGUIRA’ IL LAVORO DI APPLICAZIONE DELLA SENTIERISTICA E DELLA SEGNALETICA SFM.

un grande ringraziamento mi sento di farlo a tutti coloro che stanno continuando ad aiutarmi e a credere nel progetto.

Nelle prossime settimane verranno tracciati anche i due collegamenti che permetteranno di collegare ACQUI TERME a CASSINE e CAMINO a CASALE MONFERRATO per permettere a chi vorrà utilizzare i mezzi pubblici per raggiungere il cammino di avere la possibilità di raggiungere i due estremi senza automobili.

GRAZIE A TUTTI E A PRESTO NEL 2024 buoni passi!!!!!!!!!!

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